WE WORK – 2016

inclusione socio-economica delle Donne con Disabilità nella Striscia di Gaza

 

 

 

Capofila: EducAid.

Paese: Territori Palestinesi Occupati (T.P.O.); Striscia di Gaza; Gaza City, Rafah.

Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri.

Periodo: Gennaio 2016 – Gennaio 2018.

Area tematica: Empowerment socio-economico delle donne con disabilità (DcD).

Partner locali: Gaza Chamber of Commerce and Industry, Social Developmental Forum (S.D.F.), El Amal Rehabilitation Society.

Partner italiani: Coinvolgimento attivo di esperti della RIDS, composta oltre che da EducAid, da AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e DPI-Italia Onlus (Disabled People’s International).

Obiettivo generale: Promozione dell’inclusione sociale delle donne con disabilità nella Striscia di Gaza conformemente alla Convenzione delle Nazioni Unite (CRPD). Il progetto agisce per migliorare le condizioni di uno dei gruppi più vulnerabili della società palestinese, ovvero le DcD. Intervenendo sulla dimensione socio-economica si promuove il superamento di un approccio assistenzialista alla disabilità in favore di un modello inclusivo che produca un reale empowerment delle persone con disabilità (PcD), operando al contempo anche nella direzione di un abbattimento dello stigma sociale.

Obiettivo specifico: Empowerment socio-economico delle donne con disabilità nella Striscia di Gaza. Il progetto mira a sostenere ed avviare al lavoro le DcD senza un’occupazione, supportare le DcD con occupazione, grazie alla fornitura di consulenze a micro- imprese gestite da DcD e corsi di formazione avanzati sull’uso dei media, e a sensibilizzare la società palestinese sui diritti delle donne e delle PcD, con particolare attenzione al diritto al lavoro, tramite attività di awareness raising.

Beneficiari diretti: 929 DcD a basso reddito parteciperanno alle attività di supporto socio-psicologico, formazione professionale e
inserimento socio-lavorativo, 30 DcD con esperienze lavorative riceveranno corsi avanzati sui media, 15 start-up gestite da donne con disabilità riceveranno le consulenze di un esperto FISH e di un esperto locale, 20 associazioni locali (organizzazioni su base comunitaria- CBOs e organizzazioni non governative- NGOs ) parteciperanno alle attività della RIDS sul mainstreaming della disabilità, 270 persone da organizzazioni private e no profit saranno sensibilizzate sul tema dell’inserimento lavorativo delle DcD, 20 imprese /organizzazioni no profit saranno beneficiarie di interventi di adattamento ambientale e tecnologico, 3000 studenti e 120 insegnanti di scuole secondarie saranno destinatari della campagna di sensibilizzazione.

Beneficiari indiretti: +1200 familiari 100 colleghi delle DcD, i quali beneficeranno dell’ empowerment socio-lavorativo delle DcD, ed almeno 9000 familiari degli studenti beneficeranno degli effetti della campagna di sensibilizzazione nelle scuole.

Sintesi del progetto: In Palestina le donne con disabilità sono escluse dai processi decisionali e dal mercato del lavoro,
soffrono della mancata implementazione della normativa in materia. La legge palestinese, nel definire la disabilità, fa
riferimento ad aspetti meramente sanitari, restando sensibilmente distante dall’accezione più moderna promossa a livello
internazionale dalla CRPD (Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità). Uno dei passaggi cruciali per l’inclusione delle donne con disabilità riguarda l’accesso al mondo del lavoro: l’attività lavorativa retribuita svolta al di fuori del contesto familiare aumenta la considerazione sociale delle DcD, facendo anche diminuire la violenza a loro danno e aumentare la loro capacità di prendere decisioni. Alle problematiche riguardanti l’accessibilità al mondo del lavoro si aggiungono quelle di carattere culturale: la percezione diffusa da parte della società palestinese della inadeguatezza al lavoro delle donne disabili rappresenta una barriera determinante nel percorso di emancipazione che passa dall’inclusione nel contesto lavorativo. Nella pratica, il progetto intende provvedere al sostegno e all’avviamento professionale delle DcD senza un’occupazione tramite un’attività di peer couselling, corsi di formazione, borse-lavoro e la creazione di uno sportello di orientamento e supporto. Inoltre, saranno supportate le DcD con occupazione tramite consulenze a micro-imprese gestite da DcD, corsi di formazione sull’uso dei media. Allo stesso tempo, sarà svolta un’attività di sensibilizzazione della società palestinese sui diritti delle donne e delle PcD, con particolare attenzione al diritto al lavoro, attraverso l’organizzazione di eventi di awareness raising indirizzati ad una molteplicità di beneficiari, tra cui scuole e CBOs.